Asti, Città degli arazzi
Descrizione
Dopo il grandissimo successo ottenuto con la grande mostra Monet e gli impressionisti in Normandia conclusasi il 16 febbraio e che ha raggiunto il suo record di visitatori con 58.798 presenze e dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria Covid-19, dal 19 settembre la Fondazione Asti Musei organizza a Palazzo Mazzetti una mostra esclusiva interamente dedicata al territorio e alla grande manifattura locale: Asti, Città degli arazzi.
Asti riprende il via e lo fa partendo proprio dalla sua storia, da alcuni grandi personaggi che ne hanno segnato le tappe e che, tramite l’arte del telaio, l’hanno resa nota in tutto il mondo per maestranze e prodotti di eccellenza.
Attraverso l’esposizione di 21 arazzi, la città vuole rendere omaggio all’attività di Ugo Scassa e di Vittoria Montalbano, due delle più prestigiose manifatture astigiane protagoniste di un capitolo importante e unico nell’ambito del rapporto tra la città e l’ambiente artistico e culturale a partire dagli anni Sessanta del Novecento.
In mostra grandissimi esempi realizzati da questi laboratori che hanno sia interpretato capolavori del Novecento che avviato collaborazioni con noti artisti italiani: gli arazzi Apollo e Dafne (1967) di Corrado Cagli; Composizione astratta (1968) e Pittura Murale (1980) da Luigi Spazzapan; Teatro delle Marionette da Paul Klee e Tiro al bersaglio (1986) da Felice Casorati e sempre dall’arazzeria Scassa proviene Composizione astratta (2005) di Paolo Conte.
Di Valerio Miroglio sono Omaggio a Rubens e Doppio sole (1989), Flora (1991) e F. Bomb (1986) e sempre realizzate al telaio da Vittoria Montalbano sono le opere esposte di Francesco Preverino, Sandro de Alexandris ed Eve Donovan.
Info
Orario
martedì-domenica: 10.00-19.00
chiuso il lunedì
la biglietteria chiude alle 18.00
* Per aperture e chiusure straordinarie e durante le festività contattare il museo.