Descrizione
La Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte presenta, dal 19 giugno al 16 ottobre 2022, una nuova mostra, dal titolo Inquadrare paesaggi alpini. Sguardi di inizio Novecento dal bianco e nero al colore. Il progetto espositivo, partendo dall’importante archivio fotografico dell’artista Giuseppe Augusto Levis (Chiomonte 1873 - Racconigi 1926), di proprietà degli eredi, intende mettere in dialogo le sue immagini stereoscopiche con le autocromie di Ferdinando Fino (Torino 1872 - 1918), conservate presso il Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino. Grazie alle affinità tra i due fondi d’archivio è possibile ricostruire un tassello nella storia dell’utilizzo del mezzo fotografico nell’ambito artistico piemontese di inizio Novecento, oltreché offrire uno spaccato della vita e dei luoghi frequentati dai due artisti.
Nel primo ventennio del Novecento, Levis e Fino utilizzano la fotografia stereoscopica, che consente di realizzare immagini doppie, le quali viste attraverso uno speciale visore, trasmettono un’illusione di tridimensionalità della scena ripresa. Ancora lontani dall’invenzione della pellicola a colori, entrambi sperimentano la tecnica dell’autocromia, il primo processo fotografico a colori, introdotto sul mercato nel 1907 e rimasto in produzione fino al 1935. La rapidità di resa e l’assidua ricerca verso la rappresentazione sempre più fedele del “vero”, consente loro di passare agilmente dalla tecnica pittorica a quella fotografica, lasciando la testimonianza di un immaginario a colori ante litteram.
Le fotografie di Fino e Levis, insieme ai dipinti che da queste prendono le mosse, ritraggono il paesaggio delle Alpi occidentali - dalla Val di Susa alle Valli di Viù fino alle vedute del Piemonte settentrionale - con le sue cime, le variazioni atmosferiche e le figure umane che lo abitano. Le affinità, che delineano un trait d’union tra i due artisti, sono riscontrabili anche nelle inquadrature, nei contrasti cromatici tra le vesti delle figure e i toni freddi del paesaggio, come nella rappresentazione di luci e ombre, inserendosi nell’ambito del gusto espressivo del paesaggismo piemontese di fine Ottocento, inizio Novecento.
Info
Orario
giorni feriali su appuntamento
sabato e domenica: 15.00-19.00
1° domenica del mese visita guidata 11.00-13.00
* Per aperture e chiusure straordinarie e durante le festività contattare il museo.